Matera capitale della cultura 2019 |
Quando si parla di Matera si fa riferimento ad una storia complessa, curiosissima e che parte da molto lontano. La civiltà, infatti, ha lambito questa terra fin dai tempi del paleolitico, attraversando il periodo della magna Grecia, in cui era una colonia,fino ad arrivare al dopoguerra e alle denunce di Carlo Levi che la definì vergogna d’Italia. |
atera, nel dopoguerra, si ritrovò, infatti, ai margini della produzione culturale del ventesimo secolo. I sassi, che da migliaia di anni avevano ospitato insediamenti umani, rappresentando, fino al 700, un modello sostenibile e originale di abitazione, si erano trasformati, ormai, nel simbolo di forte arretratezza meridionale. La II guerra mondiale aveva, purtroppo, accentuato le già gravissime diseguaglianze tra il Nord e Sud d’Italia a cui la successiva crisi della pastorizia diede il colpo di grazia. A Matera si era generato un dissesto sociale che risaltò sui media di tutto il mondo. Molti sassi furono ampliati e adibiti per ospitare famiglie sempre più numerose, che si ritrovarono a vivere in condizioni di arretratezza indescrivibili, senz’acqua e norme igieniche. Matera, proposta come capitale della cultura 2019 si presenta tutto questo, non tralasciando neanche una delle pagine più buie caratterizzanti una terra che non è solo storia di se stessa, ma dell’umanità intera. Rimarcando e ripercorrendo ogni singolo passo che dai tempi delle caverne ha portato Matera e il meridione fino ad oggi, si affronterà quella che è una delle iniziative più importanti per il Sud nella storia moderna. Come citato nel dossier presentato alla regione e curato da Alessandro Bollo e Joseph Grima, i progetti di grande valore possono prendere il volo solo grazie alla cooperazione di un grande numero di cittadini che condividono un obiettivo comune. E’ solo così che le città più piccole possono salire sui palcoscenici più importanti della cultura senza essere schiacciate dalle grandi capitali. Introduzione a Matera capitale della cultura 2019 Il dossier, è un’opera aperta, non a caso è intitolato “Open Future “, un programma in cui le iniziative culturali che andranno a interessare il territorio si intrecciano con una cui si cercherà di puntare i riflettori del mondo. I numeri d'altronde, ci dicono senza ogni dubbio, che Matera 2019 farà molto parlare di sé. 48 milioni di euro derivanti da fondi regionali, nazionali e privati. Una programmazione di 48 settimane,27 progetti, ovvero la metà del programma culturale complessivo, interamente realizzati da associazioni culturali lucane per un valore dell’investimento pari a 6 milioni di euro. Circa 3 mila lucani più un centinaio di partner internazionali coinvolti direttamente e indirettamente negli allestimenti. 117 artisti e curatori e 27 Paesi europei coinvolti con il supporto indiretto e diretto di tutte le regioni italiane. I numeri di Matera capitale della cultura 2019, insomma, promettono molto bene e noi di TrackDesign siamo orgogliosi di poter dire che saremo presenti con un po' della nostra arte e del nostro acciaio! IL centro di Matera 2019, la cava del sole Il cuore pulsante di Matera 2019 sarà la famosa cava del sole, un monumento della città di carattere sia naturale che antropologico. La Cava risale, infatti, al 1700 ed era precedentemente adibita all’estrazione dei tufi necessari per la costruzione dei “i Sassi” ovvero la città antica di Matera. Ricordare che si tratta di una Cava è fondamentale, anche per via di alcuni segni umani inconfondibili rimasti sulle pareti del sito.Segni di scavi a mano sintomo, quindi, di quell’evoluzione verso la civiltà moderna di cui tanto si è parlato in riferimento a Matera 2019. Questo particolare racconta un tempo e un modo di lavorare passato e che se è vero che i Sassi sono patrimonio Unesco. La fornitura di TrackDesign per l’architetto Antonio Acito, responsabile degli allestimenti della storica cava, ha riguardato l’edificio centrale del luogo. Una base operativa in acciaio nero verniciato e vetro pensata dai creativi di Matera 2019 come primo luogo d’impatto per ospitare le migliaia di visitatori previsti. La struttura che è stata realizzata, nelle sue forme tipicamente minimali e geometriche, richiama un tipo di architettura innovativa per il nostro territorio e che noi di TrackDesign abbiamo sposato a meraviglia. La commistione che tanto amiamo, tra pietra e acciaio, tra l’estremamente antico e l’estremamente moderno ha generato un corto circuito emozionante e a nostro dire perfetto. Quale posto migliore della storica cava di tufo Materana per esprimere una filosofia del genere, la cui riuscita estetica è sotto gli occhi di tutti? Giudicate voi stessi. |
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